27.08.2022

Fare tutto per amore

Suor Bernadett-Maria Schenk – con il contributo di alcune compagne di viaggio

Viaggio a Cambrai e a Lisieux

Finalmente!

Nell’estate del 2022, partiamo finalmente per il viaggio che avevamo programmato da diverso tempo – l’avevamo sempre rimandato per via del coronavirus – da Oberkirch (diocesi di Friburgo) a Cambrai e Lisieux (Francia). Ad accompagnare le donne del movimento femminile e delle madri di Schönstatt ci sono il nostro direttore diocesano, P. Lukas Wehrle, e la sottoscritta.

Ravvivare il fuoco della missione originale

Domenica mattina, partiamo con due pulmini per seguire le orme di Josef Engling e di santa Teresina di Lisieux, nonché per approfondire e ravvivare la gioia della nostra vocazione, l’impegno all’alleanza d’amore e il fuoco della missione personale originaria.

Incontrare Dio nei luoghi sacri

Prima tappa: Marienthal, vicino a Hagenau, in Alsazia.

Qui, ci sentiamo stimolate a cercare “luoghi sacri” per incontrare Dio – proprio come fece Josef Engling durante il suo primo periodo di addestramento con i soldati.

Ce lo conferma una compagna di viaggio, con questa testimonianza: «Per me, la possibilità di iniziare il pellegrinaggio a Marienthal per ricordare il periodo di reclutamento di Josef a Hagenau, e i suoi vari pellegrinaggi da lì a Marienthal, è un bel segno».

Pellegrinaggio in silenzio, con il caldo

Dopo aver celebrato l’Eucaristia, proseguiamo verso Cambrai, dove troviamo buon alloggio in una casa della diocesi, a circa 20 minuti di macchina dal Santuario dell’Unità. Nel giorno dell’alleanza, affrontiamo l’ultima tappa del cammino verso la nostra meta, percorrendo il sentiero che Josef Engling seguì il 4 ottobre 1918 e dal quale non sarebbe più tornato. Lo accompagneremo nel suo ultimo pellegrinaggio cercando di imitare la sua devozione totale, la sua disponibilità e vicinanza a Dio, camminando in silenzio malgrado la calura intensa.

Ancora qualche spiga di grano per noi.

Notiamo che nel campo dal quale Josef Engling è tornato al Padre vi sono ancora delle spighe di grano – segno che Josef ci è sempre accanto, nel viaggio della vita.

Una partecipante commenta: “Questa passeggiata, per me, è stata davvero speciale. Il caldo, seppur intenso, non mi ha disturbata più di tanto. Rivivere il legame intimo tra Josef e la MTA e la cappellina, e rinnovare questo rapporto anche nella mia vita, è stata un’esperienza forte”.

Alleanza-Engling-fuoco

Altro momento culminante: la celebrazione dell’alleanza insieme alla famiglia di Schönstatt riunita nel santuario, con il rinnovo della nostra alleanza d’amore davanti al braciere del fuoco dell’alleanza.

Remonville – crescere spiritualmente

Il mattino seguente, dopo aver mangiato, ci tratteniamo a Remonville, luogo in cui Josef ha sperimentato tutta la sua inadeguatezza e la sua miseria – un’esperienza che gli ha insegnato molto, permettendogli di crescere spiritualmente. Una di noi sottolinea subito l’umanità di Josef: «Josef era assolutamente umano. Non poteva e non doveva essere perfetto. Ognuno di noi deve fare l’esperienza di essere amato, non perché è buono, ma perché ha Dio, che è nostro Padre. Abbiamo bisogno di Lui per la nostra vita quotidiana».

Incontro con l’arcivescovo di Cambrai

La sera, l’arcivescovo di Cambrai, mons. Vincent Dollmann, viene al santuario per celebrare con noi la Santa Messa. Un incontro arricchente e gioioso, che si conclude con una cena comune e la successiva benedizione nel santuario. È difficile dire addio al santuario: ci sentiamo già a casa.

La Madonna sorride anche a noi

Il giorno seguente, partiamo per Lisieux, per visitare Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Non vediamo l’ora.

Nel pomeriggio, ci soffermiamo sulla sua infanzia visitando la casa della famiglia Martin a Lisieux (Les Buissonnets).

Una signora del nostro gruppo, dopo un momento di riflessione, dice: «Il sorriso della Madonna, che fu così benefico per la piccola Thérèse, è donato anche a noi. Dal suo quadro, Maria ci osserva: è completamente rivolta verso di noi, si rivolge a me, a te. Ne ho compreso di nuovo il significato mentre ero a “Les Buissonnets”».

Una pioggia di rose

Un altro momento importante: la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa del Carmelo, vicino alla tomba dei santi.

Ogni partecipante dona due rose a Santa Teresina, mentre noi cantiamo: «Teresina, ti preghiamo, fa’ che piovano rose…».

La sera riviviamo il frutto di tale preghiera. Ricevo in regalo tre rose (sbiadite) sbocciate sulla tomba della santa e, con grande piacere, condivido con le compagne di viaggio questo tesoro distribuendo i petali, in modo che ognuna possa portare a casa qualcosa di questa benefica “pioggia di rose”.

Fare tutto per amore

Dopo aver celebrato insieme la Santa Messa a Lisieux, ripartiamo per tornare a casa: «In questa Santa Messa abbiamo potuto ringraziare e rivolgere le nostre suppliche. Grazie per questi giorni così benedetti: ripercorrendo la vita di due giovani, abbiamo visto il Signore.

Preghiamo affinché ogni giorno, nella nostra vita, contemplando quella di Santa Teresina e di Josef Engling, impariamo a fare tutto per amore, ossia a fare straordinariamente bene le cose ordinarie. Che questi due “santi” ci siano di aiuto in tal senso». (X.)

Forti di questa grazia, vogliamo continuare a pregare per tutti i partecipanti e per tutti coloro che abbiamo nel cuore.