18.06.2022

Un evento storico

suor M. Annjetta Hirscher

È un evento storico. Ci sarò sicuramente”,

 

afferma con entusiasmo Getrud T. al telefono, riferendosi all’esposizione del reliquiario di Santa Teresa di Lisieux. Poi scrive il suo nome e quello del marito nella lista di persone che il 10 giugno, dopo l’accoglienza del reliquiario e la preghiera, parteciperanno alla cena; vuole essere presente il più possibile a questo “evento storico”. Già al telefono si percepisce la gioia dell’attesa e l’eccitazione.

Annuncio del grande evento

Alle 16.00 suona la campana della cappella annunciando l’inizio dell’evento. Sale l’eccitazione. I visitatori presenti sul piazzale osservano con trepidazione la piccola processione che si avvicina alla Cappella delle Grazie. Alcuni uomini portano il reliquiario, che presenta bellissime decorazioni a filigrana con rose. I bambini si spostano davanti ad esso, seguendo involontariamente il richiamo del nome “Suor Teresa di Gesù Bambino”. Per lei, essere una bambina davanti a Dio rappresentava la via della santità. Il suono della campana scema lentamente mentre lo scrigno viene collocato al centro del piazzale. Subentra un silenzio totale. Tutti i visitatori guardano verso il centro, pieni di attesa.

Un gran mormorìo

“Cara Santa Teresina, ti diamo un caloroso benvenuto qui da noi a Liebfrauenhöhe”, sono le parole con cui noi Sorelle di Maria accogliamo la piccola santa. “Ci hai preceduto sulla strada della figliolanza divina. Ci hai insegnato a fidarsi di Dio come fa un bambino con il suo papà, ad avere un grande amore per Dio. Ti chiediamo di portarci con te su questo cammino di santità”. 

Durante il benvenuto a Teresa di Lisieux, sul piazzale della cappella c’è un gran mormorìo. L’atmosfera è piena di fede, tutti sono convinti di una cosa: la santa, nel reliquiario, è venuta a farci visita. E dove ci sono i santi, c’è il paradiso. Facile da sperimentare, difficile da esprimere a parole. Chiunque sia disposto può incontrarla.

Chi sa essere piccolo come questo bambino…

Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso”, è un ritornello ripetuto a Liebfrauenhöhe. Alcune esperienze della vita della santa, nonché poesie e citazioni della sua vita, introducono alla “piccola via della santità”, che Teresa di Lisieux descrive così: “La mia via è una via tutta di fiducia e di amore“.

“Prima di morire, Santa Teresina ha detto che avrebbe continuato la sua missione in cielo“, affermò p. Josef Kentenich, il fondatore del Movimento di Schönstatt, aggiungendo: «È stata (probabilmente) la prima a dire (chiaramente) che la nostra missione sulla terra sarà anche la nostra missione dal cielo. Teresina diceva: “Quando sarò morta, manderò una pioggia di rose su tutta la terra”. Ancor oggi, quindi, lei agisce dal cielo“».

Pioggia di rose

I visitatori confidano nell’intervento della santa e cantano con voce sempre più forte “Santa Teresina, ti prego, fai piovere rose“, fiduciosi che ella invierà loro grazie e doni da parte di Dio. In tal momento, i bambini gettano petali di rosa sul reliquiario, dando vita a una piccola pioggia di rose. «È stato bellissimo quando i bambini hanno lanciato i petali di rosa», ha detto suor Bernadett-Maria, una suora francescana di Reuten, recatasi per due giorni a Liebfrauenhöhe per passare un po’ di tempo con Santa Teresa.

Siamo pronti?

Teresa è pronta. Lo siamo anche noi?”. Con queste parole si conclude il discorso di accoglienza davanti alla cappella di Schönstatt. Tutti i visitatori, tenendo in mano le rose, cantando e pregando, seguono il reliquiario che viene portato nella Chiesa dell’Incoronazione; quindi entrano in chiesa, deliziati dalle solenni melodie dell’organo. Secondo il programma, i visitatori si sarebbero seduti ai banchi e, al termine della preghiera, avrebbero deposto le rose davanti al reliquiario. Ma la gioia e l’amore per Santa Teresina è irrefrenabile, così si recano subito al reliquiario, lasciandovi le rose.

“Grande Dio, noi ti lodiamo”, cantano con tutto il cuore, ringraziando Dio per questa santa che aiuta a percorrere il cammino della fede a piccoli passi nella vita concreta di tutti i giorni.