21.05.2021

Le “Giornate-Oasi” di Schönstatt celebrate a casa

Suor M. Sophia Brüning, Schönstatt
Schönstatt, Deutschland

Le “Giornate-Oasi” di Schönstatt/Marienland

sono molto care alle donne, che in tali occasioni hanno la possibilità di incontrarsi con tante persone dalle stesse idee, far visita alla Madonna, rafforzare la fede, gustare la gioia dello stare insieme, godersi il centro conferenze Marienland, ricominciare a vivere la quotidianità con più energia e nuovi stimoli, e tante altre cose.

Dal 15 al 19 marzo sarebbero venute in 70-80. Per la seconda volta, però, l’incontro si è dovuto arrendere alla pandemia del coronavirus. Dopo il lockdown dell’anno scorso, che ci aveva colte di sorpresa, dovevamo trovare una valida alternativa. Ci è venuta allora l’idea di organizzare delle “giornate-oasi” da trascorrere a casa. Per introdurre l’evento, abbiamo realizzato un video tour su YouTube mostrando la casa, il Monte Schönstatt, la Chiesa dell’Adorazione, la tomba del fondatore… e un momento di preghiera nel Santuario via video.

Ogni giornata iniziava con una preghiera del mattino; quindi si davano degli spunti per il pomeriggio, ci si disponeva al sacramento della riconciliazione. Seguivano poi due conferenze su CD, alcune piccole sorprese, una serata gioiosa… Lo vogliamo dire? La risposta è stata fantastica! Si sono registrate 117 donne.

Questo grande progetto poteva essere realizzato solo con l’apporto di tante persone volenterose.

Alcune risonanze:

“In questo 2021 caratterizzato dalla pandemia, partecipo insieme ad oltre 100 donne alle Giornate-Oasi per le Donne e le Mamme. Non a Marienland, ma a casa. In modo insolito, straordinario, per via della pandemia.

Ho ricevuto il materiale dell’evento per posta. Tutto era confezionato con grande cura: ho trovato sacchetti dai colori freschi e primaverili che contenevano i documenti di ogni giorno, con messaggi incoraggianti stampati su cuoricini ritagliati”.

“Le Giornate-Oasi a casa sono state un grande successo, dall’invito iniziale alla lettera conclusiva e di risonanza. Il pacchetto era pieno di sorprese: già esternamente i sacchetti, così colorati, erano molto attraenti. All’interno c’erano tante cose interessanti: l’acqua santa, le lucine, il dolcetto a forma di cappellina, il caffè della festa, altro materiale e stuzzichini da sgranocchiare durante la serata. Mi ha molto colpito l’organizzazione della giornata: arrivo, entrata nello spirito dell’evento con gli spunti su video, ringraziamento, disposizione del cuore, S. Messa per noi nel santuario originale; poi i momenti clou dedicati all’alleanza e alla festa di San Giuseppe. Un altro motivo di gioia è stata la possibilità, per me e la signora N., di incontrarci ogni giorno e recitare le lodi mattutine”.

Le partecipanti erano davvero presenti con il cuore a Schönstatt. Lo si è visto, ad esempio, il giorno dell’arrivo, quando abbiamo ricevuto una telefonata da due “accompagnatrici”: “Volevamo solo dire che tra un’ora saremo lì”. Quest’avviso veniva di solito dal bus diretto a Schönstatt.

Alla fine dell‘evento, un altro messaggio: “Siamo arrivate bene a casa!” Una signora ha raccontato di essere rimasta seduta ancora un po’ nel suo santuario domestico dopo l’incontro. Come per dire: anche a Schönstatt non si va in sala da pranzo “prima del tempo”, per evitare di disturbare il personale impegnato nella preparazione del buffet. Un’altra signora ha scritto: “Ho messo sull’altare una candela e una camelia. L’atmosfera c’era tutta: con il cuore e i ricordi, era come se fossi lì a Schönstatt”.

Il gruppo delle partecipanti è cresciuto “in sordina”:  “Ho prestato a mia figlia il CD della conferenza”. Io e mio marito abbiamo vissuto l’incontro insieme da casa“. “Abbiamo diviso il biscotto del santuario in quattro parti in modo che tutti potessero assaggiarlo“. “Mio nipote ha guardato il video di Marienland con me. Quando sono apparse le immagini della sala da pranzo e del buffet, mi ha chiesto: ‘Ci sono davvero cose così buone da mangiare?’. Gli ho risposto di sì con orgoglio!”

Il legame con Schönstatt ha acquisito nuovo slancio, nuova energia. Lo confermano testimonianze come questa: “Posso dirlo: Schönstatt è la mia casa”.

“Sono stupefatta dall’amore di Dio e della Madre nostra che qui a Schönstatt si riversa su di noi in un periodo di grande confusione come questo”.

 “Se non avessi Schönstatt, soffrirei di fame spirituale. Così posso aspettarmi una lettera quotidiana per i prossimi giorni”.

“Una splendida occasione per immergersi nel mondo di Schönstatt, organizzata con tanto amore…!!!”

 “Il 18 abbiamo acceso nel santuario originale la candelina ricevuta nel pacco; è rimasta accesa fino al momento in cui la trasmissione nel Santuario Originale si è conclusa con il fuoco”.

 “Ringraziamo Dio per questi mezzi di comunicazione moderni! Chissà… se non fosse stato per il coronavirus, avremmo usato tutti questi strumenti per metterci in contatto tra noi?  Dobbiamo vedere il buono in tutto, anche se certo avremmo fatto a meno di vivere il coronavirus per così tanto tempo”.